Idee e Novità
Ca’ del Bosco — Un giardino che cresce ogni giorno
Ca’ del Bosco — Un giardino che cresce ogni giorno
Ca’ del Bosco non è solo un luogo, ma un paesaggio che respira.
Un progetto che intreccia natura e architettura per creare un ecosistema in equilibrio, in cui le piante non sono un elemento decorativo, ma una presenza viva e attiva, capace di trasformare lo spazio nel tempo.
Fin dall’inizio, l’obiettivo è stato quello di valorizzare la biodiversità: scegliere specie differenti per colore, forma, profumo e stagionalità, in modo da ottenere un giardino che non restasse mai uguale a sé stesso, ma che cambiasse e si evolvesse come un organismo.
Il risultato è una composizione armonica di oltre 500 esemplari vegetali, che dialogano tra loro e con l’ambiente circostante, offrendo rifugio alla fauna locale e contribuendo al benessere di chi abita e attraversa questi spazi.
Un paesaggio di stagioni e sfumature
Camminando tra le piante di Ca’ del Bosco, lo sguardo incontra una ricchezza di forme e colori che mutano con le stagioni.
Gli alberi di Liquidambar styraciflua (13 esemplari) svettano come protagonisti scenografici: in primavera vestono di verde brillante, mentre in autunno infiammano il paesaggio con sfumature di rosso, rame e oro.
Accanto a loro, 41 Nandina domestica ‘Fire Power’ disegnano un mosaico cangiante di verdi, aranci e cremisi: piccoli arbusti ornamentali che portano luce anche nei mesi più freddi.
Il contrasto si intensifica grazie ai 50 Loropetalum chinense ‘Black Pearl’, dalle foglie porpora e fioriture fucsia che danno ritmo e profondità alle masse vegetali.
E poi, il profumo inconfondibile del Rhyncospermum jasminoides, con i suoi 48 esemplari di gelsomino sempreverde: una presenza avvolgente, che a primavera diffonde fragranza e leggerezza, trasformando ogni passaggio in un’esperienza sensoriale.
Equilibrio, movimento e materia vegetale
Le Photinia fraseri, con 51 varietà compatte e 8 Red Robin, introducono un tocco di vivacità: il rosso brillante delle nuove foglie contrasta con il verde lucido di quelle mature, generando un ritmo visivo dinamico e naturale.
In contrappunto, le 147 varietà di Juniperus — Blue Star, Procumbens Nana, Horizontal Blue Chip, Pfitzeriana Old Gold, Communis Schlager — formano un tappeto vegetale dai toni blu e argentati, capace di modellare il terreno e dare struttura al disegno paesaggistico.
Questa diversità di texture e portamenti crea profondità e movimento, con una composizione che appare spontanea ma è frutto di un’attenta regia botanica.
L’eleganza degli Osmanthus: il cuore profumato del progetto
Tra le protagoniste del giardino, spiccano le numerose varietà di Osmanthus, con oltre 120 esemplari:
Heterophyllus Variegatus, Tricolor, Fragrans, Aquifolium, Illicifolium e Osmarea Burwoodii.
Ognuna porta con sé una diversa sfumatura di verde, crema o rosa tenue, e una fioritura profumata che restituisce un’atmosfera raffinata e accogliente.
L’Osmanthus fragrans, in particolare, con i suoi piccoli fiori bianchi dal profumo dolce e persistente, è un omaggio alla tradizione orientale dei giardini sensoriali: una presenza discreta ma indimenticabile.
Struttura, forma e continuità
A dare equilibrio al tutto intervengono le varietà di Ilex, Nellie R. Stevens e Crenata Kimne (21 piante in totale), sempreverdi compatti che offrono ordine e continuità visiva durante l’anno.
A completare la struttura, 6 Laurus nobilis (l’alloro, simbolo di forza e rinascita mediterranea) e 2 Pittosporum tobira, con il loro verde morbido e le fioriture delicate.
Ogni specie ha una funzione precisa: alcune strutturano, altre decorano, altre ancora profumano o creano habitat per insetti e uccelli. Insieme, formano un paesaggio complesso ma coerente, che celebra la varietà come valore estetico ed ecologico.
Una biodiversità che cresce
Ca’ del Bosco non è un progetto statico, ma una visione che evolve.
Le piante crescono, si intrecciano, si influenzano reciprocamente: quello che oggi è un giardino giovane, domani sarà un piccolo ecosistema maturo, capace di autoregolarsi e dialogare con il territorio.
In un’epoca in cui il verde urbano spesso si riduce a decorazione, Ca’ del Bosco sceglie un’altra strada: quella della complessità naturale, della cura e del tempo.
Perché la bellezza autentica non nasce dalla quantità, ma dalla ricchezza delle differenze — e dalla pazienza con cui si coltivano.
Un progetto che respira
Ca’ del Bosco è un luogo in cui la natura non si aggiunge, ma si integra.
Un paesaggio che cambia con la luce e le stagioni, dove ogni foglia, fiore e profumo racconta una storia diversa.
Un esempio di come la biodiversità possa diventare architettura vivente, generando benessere, identità e bellezza.